Tra ragazzini viziati e sconfitte, eccovi qui il vero Milan di Stefano Pioli

Vìzio [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo] = Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male. Lo dice la Treccani. E il significato di questa parola lo conoscono bene i giocatori del Milan. Ragazzini viziati, dall’allenamento alla partita: senza voglia, senza stimoli e, soprattutto, senza passione.

È inammissibile, in Serie A, che un allenatore di una squadra con una grande tradizione alle spalle, reciti così dopo una storica sconfitta per 5-0: Ibrahimovic aumenterebbe la determinazione e la voglia negli allenamenti. La voglia? Giocatori che sono pagati cospicuamente – per usare un eufemismo -, non hanno voglia di svolgere il proprio lavoro? Lo vadano a dire ai 50mila tifosi che ogni due domeniche gli pagano lo stipendio, nonostante siano costretti a guardare un vero e proprio scempio.

Bello festeggiare i 120 del club con uno scandaloso 0-0 tra le mura amiche di San Siro contro il Sassuolo. Bello, soprattutto, passare il Natale da derisi, umiliati e infuriati dopo una prestazione obbrobriosa a Bergamo.

101 milioni di euro spesi nel mercato estivo: 24 per il riscatto biennale di Franck Kessie, 23 per Rafael Leao, 20 per Theo Hernández, 16 per Bennacer, 10 per Léo Duarte e 8 per Krunic. Ma quanti di questi giocatori meritano di vestire veramente la maglia del Milan? Due? Forse tre? E la classifica lo dimostra: undicesimo posto in campionato, otto sconfitte in 17 partite e solo 16 gol fatti – meno di uno a gara, la matematica non è un’opinione.

Occorre recitare un mea culpa generale, dai calciatori alla dirigenza: i tifosi sono letteralmente indiavolati – vedi i casi della storia di Leao e dei festeggiamenti di Calabria per il compleanno. Basta poco per far esplodere la bomba creata con i tifosi. Per fortuna non è ancora stata innescata, ma sicuramente al prossimo passo falso lo sarà. Dicesi, la pazienza ha un limite.

L’eventuale acquisto di Ibrahimovic riuscirà a placare gli animi dei supporter del Diavolo e a migliorare questa situazione? Solo il tempo sa, reciterebbero i nostri avi.

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