Donnarumma di nuovo testimonial per la campagna benefica della Lega del Filo D’Oro

La campagna della Lega del Filo D’Oro ha coinvolto anche quest’anno alcuni giocatori di serie A, tra cui il portiere rossonero Gianluigi Donnarumma, classe 1999.

L’associazione Lega del Filo D’Oro è attiva fin dal 1964, nell’aiutare le persone sordocieche e le loro famiglie. Nel corso del tempo è diventata un punto di riferimento ed è presente in dieci regioni d’Italia, con circa mille utenti complessivi. Ogni anno organizza una raccolta fondi per sostenere l’associazione nei suoi progetti: è possibile sia donare, che partecipare come volontari ai progetti concreti, o anche versare il 5 per mille. La raccolta fondi di quest’anno è finalizzata alla costruzione dell’edificio per la fisioterapia e l’idroterapia. Verranno realizzate palestre e piscine, che si rivelano essenziali nell’assistenza delle persone disabili che si rivolgono alla Lega del Filo d’Oro.

Il mondo del pallone da sempre partecipa a partite per raccogliere fondi in beneficenza e anche i singoli campioni sono spesso coinvolti a titolo personale in svariate iniziative caritatevoli. È una consuetudine consolidata nel tempo che riesce a dare grande risonanza a iniziative che altrimenti farebbero meno rumore, vista la copertura mediatica che il mondo dello sport nazionale italico riesce a intercettare. 

Il connubio fra Lega del Filo D’Oro e pallone non è nuova, anche negli anni passati ci sono stati diverse iniziative comuni. Quest’anno, oltre alla partita, i testimonial che hanno pubblicizzato l’evento in tutti i sociali sono stati: Samir Handanovic e Daniele Padelli (Inter), Pepe Reina (Lazio) e Stefano Sorrentino, e i portieri Salvatore Sirigu (Torino) e Gigio Donnarumma (Milan), che già aveva partecipato l’anno scorso. 

Protagoniste di questa campagna sono state le mani, che i testimonials hanno esposto in primo piano nelle foto, perché è proprio grazie all’utilizzo di queste parti del corpo che i bambini possono comprendere la Lis, il la lingua delle persone sordocieche. Fu iniziata a esser codificata nel 1960, e da allora ha avuto una diffusione massiccia, tanto che ormai molte trasmissioni ed eventi pubblici vengono tradotte simultaneamente con questa lingua. 

La Lega del Filo D’Oro predispone una serie di percorsi di riabilitazione per aiutare le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali assistite a vivere una vita adeguata, in cui possano interagire con gli altri. Le attività prevedono: riabilitazione sensoriale e neurocognitiva, sviluppo delle abilità motore, apprendimento nell’uso degli strumenti tecnologici di supporto; fisioterapia, logopedia, ecc…

Una persona su due che si rivolge a loro è affetta da una rara malattia genetica (Sindrome di Usher), ma le altre possono essere aiutate fin da giovanissime, attraverso un’attività di prevenzione costante che parte dalla tavola e si dipana per tutta la giornata attraverso l’introduzione di abitudini e sostanze che possano proteggere dall’insorgere delle malattie psico degenerative. 

Il sito web SUNDT.IT riporta che “Gli integratori alimentari e botanici possono aiutare a prevenire o alleviare alcuni problemi di udito. Questi sono, in particolare, l’acido alfa lipoico, la vinpocetina, il ginkgo biloba, la quercetina o il magnesio”. Questo concentrato di potenti antiossidanti che contrastano l’invecchiamento cellulare e proteggono i nervi, sono ottimi alleati nella prevenzione delle malattie che creano deficit uditivi e visivi.

In situazioni così fragili e delicate ogni piccolo supporto terapeutico, economico o anche solo per mantenere alta l’attenzione sul problema prestando il proprio volto famoso è un passo importante verso il miglioramento delle vite dei meno fortunati.

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