Il Milan torna in semifinale di Champions League dopo 16 anni dall’ultima volta. Lo fa eliminando il Napoli capolista in campionato e per molti, alla vigilia, favorito per il passaggio del turno a discapito dei rossoneri.
Nell’arco di 17 giorni il Milan di Stefano Pioli ha battuto ben tre volte, tra campionato e Champions, il Napoli di Luciano Spalletti concedendo ai partenopei solo un gol: quello di Osimhen arrivato ieri sera al 93’, ormai troppo tardi per riaprire il discorso qualificazione.
Milan, sei di nuovo nella storia
In attesa di scoprire chi sfideranno in semifinale, la vincente tra Inter e Benfica, i rossoneri si godono il rientro a Milano consapevoli di star scrivendo l’ennesima pagina della storia di questo club.
Dall’ultima volta in cui il Milan era in semifinale di Champions League, è rimasto solo Paolo Maldini ma con tutt’altro ruolo: quello di dirigente, con cui è stato capace di risollevare le sorti del diavolo riportandolo tra le grandi d’Europa. Sul campo, invece, il merito è tutto di Stefano Pioli e dei suoi uomini che hanno dimostrato tutto il loro valore. Il tecnico parmense è il settimo nella storia dei rossoneri a raggiungere questo risultato.
Super Maignan, Calabria sul pezzo. Decisivo Leao
Mike Maignan ha mostrato, ancora una volta, di essere uno dei portieri più forti in circolazione parando anche un rigore su Kvaratskhelia. Il gerogiano complessivamente è stato annullato nella doppia sfida da Davide Calabria. Il centrocampo, invece, ha saputo dominare quello del Napoli e il merito è tutto di Pioli che ha rinforzato la mediana, composta da Tonali e Bennacer, con Krunic davanti la difesa e un Brahim Diaz capace di alternare quantità in fase difensiva e qualità in quella offensiva.
Rafael Leao, invece, è stato capace di caricarsi la fase offensiva della sua squadra. La cavalcata di 75 metri fatta ieri sera, che ha poi portato all’assist per il gol di Giroud, rimarrà impressa nella mente dei tifosi rossoneri.