Inzaghi: “Serviva solo vincere, ma il gioco non basta ancora. E’ un Milan più forte, grazie alla società per il mercato”. Le sue parole a Sky, Premium e Milan Channel

Queste le dichiarazioni rilasciate da Filippo Inzaghi, dopo Milan-Parma (3-1).

SKY SPORT

Era una gara complicata, lo sapevo: non è facile far fronte a una decina di assenze. Era un periodo un po’ così, di risultati e di testa. Dobbiamo migliorare nel gioco, però abbiamo voluto a tutti i costi questa vittoria e penso sia stata meritata. E adesso abbiamo preso qualche giocatore nuovo, in più recupereremo qualcuno per sabato: piano piano spero di fare sempre meglio. Oggi prendiamo i 3 punti fondamentali. Serviva solo vincere, a maggior ragione quando ti mancano 7-8 titolari: nella rifinitura abbiamo perso anche Montolivo e Abate. I ragazzi in campo sono stati fantastici, penso a Zaccardo che non ha mai giocato quest’anno ma si è sempre allenato bene e ha fatto una grande prestazione: sono contento di questo. Sono tranquillo, la squadra c’è e mi segue e cerca di dimostrarsi 11 leoni in campo, come chiedevano i tifosi stasera. Juventus? Dobbiamo tornare ad essere quelli che se la giocavano con Napoli, Roma e Juventus. Prima di tutto dobbiamo recuperare dei calciatori e dare continuità a chi sta giocando. Ringrazio la società, soprattutto il presidente Berlusconi, per il mercato perché mi ha preso i rinforzi che avevo chiesto: sono giovani che hanno voglia di mettersi in mostra, ci siamo rinforzati. Da stasera dobbiamo ripartire. Paletta? Non so ancora nulla, per adesso so di Antonelli ed è un arrivo molto importante perché in questo momento ci mancano i due terzini della Nazionale: Abate e De Sciglio. Non ci siamo mai attaccati agli infortuni, però abbiamo perso pedine molto preziose. I fischi al cambio Muntari-Destro? La gente pretende sempre di più, come noi, però credo siano contenti della voglia mostrata dalla squadra. Per noi è staro un gennaio difficile, è normale visto il passato che quando arrivano delle complicazioni il gruppo subisce conseguenze anche eccessive: serve ritrovare serenità e i nostri uomini con maggiore personalità. Ripeto, chi è andato in campo ha dato tutto e ha conquistato il successo. Ora avremo una sfida contro l’avversario più forte del campionato, proveremo a fare bene. Non basta la voglia, ma è difficile giocare bene. Van Ginkel? Quando non giocavamo ci si chiedeva perché stava fuori, adesso si critica la mia scelta di farlo giocare. Il cambio è stato fatto perché era ammonito, se ad un giovane non viene concesso tempo non è corretto: serata difficile per lui. Sapevo sarebbe stato rischioso giocare in questo modo, ma dovevo farlo perché dovevamo vincere a tutti i costi: il 4-4-2 l’abbiamo provato meno del 4-3-3, poi senza Bonaventura abbiamo dovuto chiedere tanto sacrificio a tutti. Il 4-3-3 ci ha dato soddisfazioni fino a fine 2014, adesso con la rosa a disposizione si può anche cambiare. Non ho mai avuto dubbi sulla mia permanenza, sono consapevole della fiducia dell’ambiente nei miei confronti, mi voglio bene e so che le cose non possono cambiare in pochi mesi. Tutti conoscono la mia serietà professionali, cercherò di riportare il Milan ad altissimi livelli ma non è semplice: guardiamo le concorrenti quanto stanno faticando. Mi piace questo lavoro, farò l’allenatore”.

MEDIASET PREMIUM

“Ho fatto i complimenti a Zaccardo, era l’emblema di questa partita. Mancavano giocatori ai quali spesso la squadra si aggrappa, si è visto il cuore oggi. Speriamo sia la partita della svolta, anche se il gioco ancora non si vede. Il pubblico è deluso come tutti noi, ma sa che ci sono altre squadre che fanno fatica, ci vuole pazienza perché veniamo da un momento difficile. Con i recuperi e i nuovi acquisti, potremmo fare bene. Paletta? Chiedete a Galliani, io avevo fatto delle richieste e mi stanno accontento in tutto. Spero ripartiremo. Ringrazio il presidente. Ho sempre sentito la fiducia della società. In questo momento non guardiamo la classifica, dobbiamo tornare a giocare bene. Fortuna che è finito gennaio, spero che questa sia la gara che ci porterà a giocare meglio. Non eravamo pronti per supportare questo modulo, però dovevamo rischiare per vincere questa gara. Certo che non potevamo avere grande equilibrio, avrei preferito arrivare a questo modulo con calma. Sapevo che potevamo prendere qualche ripartenza, ma anche tante possibilità di fare gol. Ho cambiato sistema di gioco perché avendo due attaccanti centrali più Cerci e Menez, devo cercare di sfruttarli al massimo: ho l’imbarazzo della scelta. Montolivo e De Jong sono due nazionali, non è facile sostituirli. Chi ha giocato ha fatto bene, 11 giocatori out sono troppi poi è ovvio che incontri difficoltà. Nel palleggio abbiamo perso sicurezze, ma risultati e serenità ci porteranno a migliorare. Honda da trequartista? Ha fatto molto bene, gioca nel ruolo giusto e Menez sarebbe sacrificato sull’esterno. Ho già provato, ma penso sia una prima o una seconda punta. È il vice capocannoniere della Serie A, un grande merito”.

MILAN CHANNEL

“Sapevo che sarebbe stata una partita complicata, dovevo rischiare qualcosa per vincere la gara. Non si può pensare di sostituire facilmente 11 giocatori di cui 8 titolari, diventa tutto più complicato, ma chi ha giocato ha dato tutto. L’emblema della serata è stato applaudire Zaccardo nello spogliatoio: lui come Mexes si è sempre allenato bene. Cerci? E’ sempre stato bravo, oggi gli ho chiesto un sacrificio incredibile, ha dovuto fare anche dei rientri, ma sono stati bravi. Il centrocampo? I tifosi devono stare tranquilli, abbiamo tanti giocatori, ce ne mancano alcuni importanti, cerchiamo di stare sereni. Ho questi due sistemi di gioco che possono darci soddisfazioni. Destro? Ha avuto un bello spirito dal primo giorno, voleva vestire questa maglia. Peccato per l’ammonizione. Con la Juve spero di recuperare Bonaventura. De Jong e Montolivo sono molto vicini al rientro. Dobbiamo ripartire da questa squadra, dai nuovi acquisti, per cui ringrazio il presidente. Ora sta a noi far bene nelle prossime partite”.

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