Intervistata ai microfoni di SpazioMilan.it dopo la vittoria per 3-5 nel derby di Coppa Italia Femminile contro l’Inter, Carolina Morace si è soffermata a parlare della prestazione delle sue ragazze. Ecco le sue parole:
Sulla partita contro l’Inter: “Cali di tensione? Stavamo vincendo 2-0 e la partita andava tenuta sotto controllo, loro però hanno giocato bene e noi abbiamo cambiato tanto a centrocampo, dopodiché è mancato il giropalla solito, che si è poi rivisto con l’ingresso in campo di una giocatrice esperta come Alborghetti che sa trascinare la squadra. Sul 2-0 la partita andava però chiusa e ci siamo anche andati vicini con Fusetti, poi è chiaro che essendo un derby risulta tutto più difficile”.
Su Cesar: “Ha fatto il suo ma rientrare dopo tanto tempo non è mai facile. È comunque una giocatrice valida ed è giusto che abbia spazio, sono contenta della sua prestazione”.
Su Capelli “È rientrata dopo un lungo infortunio e si vede che ancora non è all’interno degli schemi della squadra ma ciò è normale, oltretutto deve anche riprendere la condizione ed i minuti nelle gambe”.
Sul momento della sua squadra: “Per me ognuno se la può giocare, gli infortuni sono però importanti dato che noi abbiamo la panchina un po’ corta con tre attaccanti, di cui due molto giovani. Coda ha giocato bene e con lo spirito giusto, è molto intelligente e sa stare bene in campo”.
Doppietta campionato coppa? “È ancora presto, andiamo avanti partita dopo partita, anzi dobbiamo imparare a non riproporre in futuro gli errori commessi oggi, dobbiamo cercare di mantenere la luce un po’ più accesa”.
Svolta? “Noi eravamo superiori, ma aldilà delle mie parole la vera differenza l’ha fatta l’ingresso in campo di Alborghetti”.
Sulla partita contro il Sassuolo: “Contro di loro abbiamo perso punti importanti e quindi vogliamo giocarcela”.
Su Dulceri: “A volte lei decide prende e parte, quindi a lei chiedo più continuità perché quando vuole può fare la differenza, da quando è arrivata è cresciuta molto ed ora è una giocatrice fondamentale”.
Consigli a Gattuso? “È lui a darli a me!”.