Pato, niente prestito: cash o via all’operazione rilancio

Che la società voglia risolvere il caso Pato, è un dato di fatto. Il papero, a causa degli infortuni e delle superficialità che lo contraddistinguono, ha spazientito anche i vertici di Via Turati. Non è più incedibile. Si attendono acquirenti. Già, gli acquirenti. E’ questo il problema. A gennaio, Alexandre avrebbe dovuto preparare armi e bagagli ed approdare nella città dell’amore. Era tutto pronto. Ma l’intervento di Silvio, che aveva considerato inadeguata la proposta avanzata da Leonardo, aveva bloccato l’operazione. Errore. Per molti l’inizio della fine.

A cinque mesi di distanza dal clamoroso sbaglio del Presidente, Pato si trova infatti senza mercato. I suoi massimi estimatori, Ancelotti e Wenger, hanno capito che il ragazzo non può garantire stabilità a lungo termine. Ergo, delle offerte di PSG e Arsenal, nemmeno l’ombra. L’unica squadra interessata al Papero, al momento, è il Corinthians. Prestito, con pagamento della metà dell’ingaggio del giocatore. Così, come sostiene il quotidiano Lance, Màrio Gobbi pensa di riportare Pato in Brasile. 

Anche l’agente del numero 7 rossonero, Gilmar Veloz, è intervenuto in merito: “Il Corinthians è una grande squadra, si sta preparando per il campionato, vedremo cosa si potrà fare“. La trattativa appare comunque non semplicissima, soprattutto dopo le parole di Adriano Galliani ai microfoni brasiliani: “Pato non andrà via, né in prestito, né a titolo definitivo. Contiamo su di lui e vogliamo recuperarlo qui nel Milan”.

E che senso avrebbe, effettivamente, cedere un ragazzo prelevato a 17 anni, per 22 milioni di euro, a titolo temporaneo? Il fatto che la dirigenza del Diavolo sia disposta a rivedere la posizione di Pato non significa che venga ponderata qualsiasi tipo di offerta. Il Milan vuole monetizzare, per poi investire sul mercato il denaro incassato. Chi fosse intenzionato ad aggiudicarsi l’ex enfant prodige, dovrà sborsare. E nel caso in cui nessuno si facesse avanti, in casa Milan, si dovrà optare per l’operazione rilancio.

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