Samp: Obiang promette bene, Delio Rossi non convince

delio rossiPer affrontare la Sampdoria, non avrebbe potuto esserci momento peggiore. I liguri, reduci dalla vittoria esterna contro la Juventus, hanno il morale a mille. In occasione dell’incontro di domenica scorsa, oltretutto, Icardi è riuscito a mettere in luce il proprio potenziale e a dimostrare di essere una promessa. Ma non finisce qui. La Doria può contare su una punta di movimento come Eder, in grado di mettere in difficoltà la nostra retroguardia, e di un centrocampo capace di abbinare aggressività, dinamismo e inserimenti. De Silvestri ed Estigarribia sono laterali predisposti verso la fase di spinta, sanno saltare il dirimpettaio e crossare con precisione. Andrea Poli ha lasciato alle spalle un’annata da dimenticare ed è pronto a mettere in mostra le doti che l’hanno contraddistinto in passato: senso del gioco e tecnica di base. Il gioiello più prezioso di casa Samp è però il diciannovenne Pedro Obiang, schierabile in tutti i ruoli della metà campo e in possesso di fisicità, personalità, abilità nel comprendere lo sviluppo delle azioni, doti d’interdizione e d’impostazione del gioco e inclinazione all’inserimento.

Filosofia di gioco: Delio Rossi schiererà i suoi con un 3-5-2 mirato a fare densità in mezzo al terreno di gioco e a garantire intensità. La Samp, trovandosi in un buono stato di forma, correrà a più non posso. Non si chiuderà più di tanto, non si getterà di certo allo sbaraglio, ma tenderà a giocare a viso aperto. Gli esterni, accompagnati dagli inserimenti degli interni di centrocampo, avanzeranno con regolarità alla ricerca dello spazio utile per effettuare traversoni. Quando ci sarà la possibilità, specie in occasione di azioni di rimessa, i blucerchiati attaccheranno senza paura. I nostri avversari proveranno a prendere in mano le operazioni dell’incontro praticamente fin dall’inizio della partita: cercheranno di schiacciarci, di fare circolare la palla con rapidità e di andare alla conclusione il più possibile.

Lacune: Palombo, centrocampista di professione, verrà schierato in difesa. Peccato che non disponga del passo del centrale. Trattasi di un problema risolvibile soltanto abbassando i centrocampisti di fascia. Ma si sa, De Silvestri ed Estigarribia non brillano in fase di non possesso. Oltretutto, spingendo con continuità, concederanno varchi. E’ vero, a metà campo, la Sampdoria è forte. Ma l’interno di sinistra, Kristicic, difetta in senso del gioco. Stesso grattacapo veglia sul pacchetto arretrato. E Delio Rossi, motivatore di tutto rispetto, non sempre adotta i tatticismi adatti allo sviluppo della gara. Capita che non comprenda l’andamento dell’incontro, effettui cambi errati e faccia aprire troppo le proprie squadre durante la seconda frazione di gioco. La Sampdoria non costituirà un’eccezione. Garantito.

Come batterli: Allegri sarà chiamato a varare il 4-3-3 di movimento che ci ha permesso di uscire dalla zona retrocessione e di approdare nella parte sinistra della classifica. Dal momento che bisognerà lottare con furore in mezzo al campo, sarà il caso di lasciare fuori Emanuelson e di proporre una linea mediana composta da Nocerino, Ambrosini e Montolivo. In caso di defezione del capitano, spazio a Traoré, più utile di Flamini in qualità di vertice basso. Sta di fatto che i centrocampisti dovranno rimanere bloccati e aspettare sulla trequarti le avanzate avversarie, andando a raddoppiare con puntualità il portatore di palla doriano, al fine di assicurare solidità e compattezza alla retroguardia. Anche gli esterni d’attacco avranno il compito di ripiegare, per poi godere di un raggio d’azione più ampio durante le ripartenze. Sarà questa la chiave dell’incontro. Rimanendo il Milan corto e sul pezzo, la Samp si sbilancerà. E noi, con un El Shaarawy in super forma e sempre più leader, avremo l’obbligo e la possibilità di approfittarne.

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